La via della felicità è fare la volontà di Dio
- Posted by Mauro Scardovelli
- Categorie Amore, IL BLOG
- Date 29 Giugno 2024
Approfondiamo il tema della volontà di Dio. Più sopra ho scritto (nel caso specifico, nel precedente articolo) ho scritto che oggi mi sento libero perché ho deciso, in modo irrevocabile, di fare la volontà di Dio, e solo questa.
Che cosa vuole Dio da tutti noi? Vuole che portiamo l’insegnamento del Cristo sulla terra. Nostro compito è quindi favorire relazioni d’amore, di gioia, di felicità sempre più intense.
In ogni momento mi chiedo se sto facendo la volontà di Dio.
La mia intenzione cosciente, l’intenzione che voglio che sia vera e che farò in modo che lo sia, è quella di favorire un incremento di amore, gioia e felicità negli esseri umani. A partire da quelli che mi sono più vicini e, allargandomi in cerchi concentrici, fino a comprendere tutto il genere umano, e infine tutto il sistema dei viventi.
Fare la volontà di Dio significa fare la propria felicità.
Tutti vogliono la felicità, nessuno escluso. Ma pochissimi fanno la volontà di Dio.
La formula della felicità è: Fe = Vp → Vt. Felicità è allineare la propria volontà personale (Vp), all’intelligenza-volontà infinitamente più grande di chi ha creato questo mondo (Vt = volontà del tutto o volontà di Dio).
La volontà di Dio è volontà di amore per tutte le sue creature. E l’unica scelta di vera intelligenza che noi esseri umani possiamo compiere. Metterci contro la volontà di Dio, anteporre la volontà personale a quella di Dio, è l’atto di suprema stupidità che noi umani continuiamo a perpetrare; atto che è alla base di tutte le nostre sofferenze e di tutti i nostri guai.
Con questo atto scegliamo la nostra infelicità, della quale poi ci lamentiamo.
La politica e l’economia di oggi sono intrise di questa stupidità e cattiveria. I dirigenti che agiscono cosi non amano i popoli, ma li odiano, fanno il loro male. Se ci mettiamo contro la volontà di Dio, facciamo la volontà del diavolo.
Se osserviamo la società neoliberista attraverso le lenti di questo concetto, ci rendiamo facilmente conto che essa è guidata dalle forze avverse: distruggere l’amore, spargere semi di infelicità.
Ogni essere umano ha un compito fondamentale: fare la volontà di Dio, contribuire all’avvento del regno di Dio sulla terra; un regno di amore, pace e giustizia, dove i più piccoli e i più deboli saranno aiutati dai più grandi e dai più forti, per il bene di tutti.
Il bene comune, la felicità condivisa è la stella polare che deve orientare ogni nostra scelta.
Le élites che vogliono dominare il mondo sono contrarie al progetto del bene comune, quindi sono contrarie alla volontà di Dio. Con i loro infiniti mezzi tecnologici e mediatici, sono riuscite a formattare deformare la mente e il pensiero dei comuni cittadini.
Essi sono stati educati a opporsi alla volontà di Dio, a non cercare la loro felicità, a non realizzare la loro Anima.
Cosi indeboliti sono privi di ogni capacità di resistenza.
Ma la partita non è ancora finita, e per vincerla noi cittadini dobbiamo ricominciare dal punto essenziale: fare la volontà di Dio nella nostra vita privata, ed estendere questa qualità fino ai livelli più elevati che possiamo raggiungere.
Cosa significa fare la volontà di Dio nella vita quotidiana, nelle relazioni famigliari, di amicizia, lavorative, ccc.? Significa allinearsi sempre più con chi condivide questo progetto. Ma anche staccarsi e allontanarsi da chi questo progetto non lo condivide.
Con i demoni non si discute. Le forze distruttive vanno allontanate dalla propria vita. Chi si fa guidare dai demoni deve essere immediatamente allontanato. Questo ci ha insegnato il Cristo.
Fare la volontà di Dio, diffondere l’amore, è un’arte che si apprende con l’educazione.
Ad esempio, la pratica della gentilezza sembra una cosa semplice. Ma non lo è affatto. Presuppone una vera e propria metanoia, una svolta radicale del nostro modo di pensare ordinario.
Questa pratica non significa solo accogliere le persone, salutarle amabilmente, rispondere al telefono con grazia.
Significa inventare modi nuovi e creativi per accrescere la felicità delle persone con cui ci relazioniamo.
Per accrescere la loro felicità dobbiamo conoscerle molto bene, sapere ciò che a loro piace o dispiace.
Occorre ascoltarle, essere interessati a ciò che dicono, entrare in risonanza con loro.
In altre parole, amarle anche se alcuni loro tratti non generano in noi simpatia. Amarle come una buona madre ama il suo bambino, in modo incondizionato, nella sua interezza. Questo consente alla madre di prendersi cura di lui, quindi di essere gentile.
La gentilezza non produce mai danni.
Naturalmente questo non va fatto coi demoni: questi vanno cacciati. La stessa persona che prima era un angelo, se viene posseduta da un demone, va allontanata. Immediatamente.
Il resto è compiacenza, confusione, disorientamento. Tutti aspetti del nostro copione di vita,
che nulla hanno a che fare con l’arte di amare.
Tag:Amore, Felicità, Neoliberismo, Volonta di Dio
Giurista, psicoterapeuta, musicoterapeuta, fondatore di Aleph.
Dal 2006 si occupa a tempo pieno di formazione, incontri terapeutici, supervisione, ricerca.