Amore, conoscenza e libertà dal giudizio

Amare e giudicare sono due attività incompatibili. Finché giudichiamo, non conosciamo dall’Anima. Se non conosciamo dall’Anima, non possiamo amare.

Per obbedire all’unico comandamento di Gesù: ama il prossimo tuo come te stesso, non ci rimane abbandonare il giudizio, cioè cambiare alla radice il nostro carattere.

Carattere che vuol dire impronta. Ognuno ha la sua. Ma tutte hanno in comune il giudizio. Fine del giudizio, fine delle limitazioni che ci impone il carattere. Liberi di vivere nell’Anima.

Questo articolo costituisce la terza parte di un pensiero sintetico che Mauro sviluppa su alcune parole chiave: giudizio, conoscenza e anima.

Il primo articolo esplora come il giudizio, nato dalla distinzione e categorizzazione delle cose, ci allontana dal Tao e dall’Anima, portando sofferenza.

Linguaggio e giudizio

Il secondo articolo distingue tre tipi di conoscenza: quella dell’Ego inferiore, che confonde e crea inferno; quella dell’Ego medio, che ci preserva dalla follia; e quella dell’Anima, che ci libera dalla nevrosi e rappresenta la vera evoluzione.

Tre tipi di conoscenza