
Comunità e tecnologie di evoluzione della coscienza
Prima di procedere nella lettura, una breve sintesi dell’articolo proposto da Mauro la scorsa settimana, “La svolta“, può aiutare: l’articolo denuncia l’impasse attuale e invita a non scoraggiarsi. Propone di unire intellettuali e esperti in una comunità coesa, capace di guidare il Popolo con competenza e onestà. Dopo vari tentativi falliti di aggregazione, si è scelto di puntare sulla ricerca terapeutica e sul lavoro di gruppo, ottenendo progressi concreti grazie alla microanalisi delle terapie. Il primo passo è certamente promuovere l’allargamento della comunità Cristica, fino a raggiungere diverse centinaia e poi un migliaio di persone. A quel punto la comunità raggiungerà una massa critica che, come un grosso magnete, aumenterà esponenzialmente il suo potere di attrazione. (n.d.r.)
[…] Quale sono i prossimi passi?
Il primo di essi è certamente promuovere l’allargamento della comunità Cristica, fino a raggiungere diverse centinaia e poi un migliaio di persone. A quel punto la comunità raggiungerà una massa critica che, come un grosso magnete, aumenterà esponenzialmente il suo potere di attrazione.
Ciò è facilmente prevedibile. L’amore vero, non solo personale, ma comunitario, è oggi il bene più scarso sulla terra e nello stesso tempo il più prezioso e necessario. Necessario per raggiungere la felicità alla quale tutti gli esseri umani aspirano.
Un migliaio di persone che vivono in questo stato, in modo abbastanza stabile, non possono non destare curiosità e interesse da parte di altre che vorrebbero realizzarlo.
La voce si diffonderebbe facilmente.
A quel punto non sarebbe difficile ottenere il risultato da tempo desiderato: creare un gruppo coeso di esperti e intellettuali, in grado di parlare con voce unitaria.
Su questa linea, non va sottovalutata la forza aggregativa che emana da una comunità allargata. Tutti i nostri allievi sono da tempo convinti della necessità di un gruppo ristretto e coeso che funga da guida.
Essi quindi spingeranno in ogni modo affinché ciò accada.
I passi successivi verso la piena attuazione della Costituzione
Altro passo necessario è ottenere il pieno appoggio delle TV libere oggi rimaste.
Passo non difficile, una volta che i loro dirigenti si rendano conto di come l’autorevolezza del gruppo guida comporta un crescente numero di visualizzazioni. Numero che esprime la loro forza di penetrazione, che si traduce poi nell’entità delle donazioni che esse ricevono, dalle quali dipende la loro sopravvivenza.
Fino ad adesso i nostri contenuti innovativi non hanno trovato abbastanza riscontro nel loro pubblico. Quindi, nonostante che fossero riconosciuti di alto valore, non potevano costituire per loro una sufficiente fonte di sostentamento.
Aprendo una parentesi, riflettiamo sul termine emittenti “libere”. Libere vuol dire “indipendenti dai poteri forti”, a differenza delle emittenti dette “mainstream”, al servizio dei poteri forti, in quanto da essi possedute e finanziate.
Quindi TV “indipendenti dai poteri forti”, o antisistema, ma non libere di scegliere la linea editoriale. La linea editoriale è scelta dal loro pubblico.
Pubblico certamente più consapevole di quello totalmente asservito alla narrazione dominante, ma non certo abbastanza consapevole per essere svincolati dal pensiero neoliberista, che giace nel sottofondo di ciascuno.
Per liberarsi da questo condizionamento, è necessario un lavoro personale veramente profondo, che apra le porte all’Io Cristico. Lavoro che praticamente quasi nessuno fa o è disposto a fare.
In altre parole, la nostra linea di pensiero è per il momento assolutamente minoritaria, e quindi ininfluente, se non in circoli estremamente ristretti. E per di più destinati ad estinguersi anch’essi, se l’agenda di Davos, condivisa da tutte le grandi istituzioni, continuerà a procedere indisturbata.
Chiusa la parentesi, sintetizziamo per punti il ragionamento svolto fin qui:
- necessità di un gruppo guida
- impossibilità di realizzarlo per insufficiente forza aggregativa
- aggiramento dell’ostacolo: creazione di una piccola, ma vera comunità, attraverso un periodo di intensi lavori terapeutici e la pratica dell’astronave
- pratiche che hanno favorito il sorgere di una comunità, che a sua volta ha favorito il miglioramento di queste tecnologie
- progressivo allargamento della comunità, fino a raggiungere una massa critica
- crescita esponenziale dei membri della comunità, per passaparola ecc.
- i migliori intellettuali vengono attratti dalla comunità e cominciano a farne l’esperienza
- essi si uniscono in un gruppo coeso, che funge da guida per il Paese. Una sorta di governo ombra, come fu il CNL, che lavorò per liberare il Paese dalle forze di occupazione nazi-fascista
- le TV libere appoggiano e diffondono i messaggi del gruppo guida.
A questo punto, inizierà un periodo di vera e propria resistenza portata avanti da tutte le forze progressiste che animano il Popolo, ostacolate in tutti i modi dalle forze neoliberiste, variegate, ma unite nell’intento.
E poi?
E poi, se questo progetto andrà avanti, si potrà finalmente liberare il Paese da tutte le leggi, neoliberiste e incostituzionali, approvate in questi anni. Gradualmente si ripristinerà la legalità costituzionale, distrutta dalle truppe di occupazione.
Il Popolo recupererà la sovranità che gli compete, in base all’art. 1 della Costituzione.
Le istituzioni del Paese dovranno essere ripulite dalle gravissime infiltrazioni di traditori del Popolo, che le hanno infestate in questi anni.
Il lavoro da compiere sarà più facile di quello compiuto dai partigiani della resistenza, alla fine della seconda guerra mondiale, morti sui monti e nei campi di concentramento, e dai Costituenti, nelle aule parlamentari.
Lavoro più facile perché la battaglia non si farà con i fucili, ma con i libri, lo studio e l’impegno personale nel comprendere e diffondere le rette informazioni. E più facile perché la nostra Carta Costituzionale, che è ancora formalmente in vigore, indica le linee guida del percorso politico-legislativo-giudiziario che si dovrà seguire. Quindi si tratta solo di attuarla in ogni sua parte.
Dobbiamo sempre ricordare che la Costituzione è l’anima del Popolo Italiano, che è maturata e si è nutrita negli anni della resistenza, quando imprenditori e operai, servi e padroni, si sono trovati a combattere dalla stessa parte, per gli stessi ideali: gli ideali spirituali, eterni, validi in ogni epoca e circostanza, quelli di verità, bene e giustizia.
Adempiere ai precetti costituzionali non riguarda solo il Governo (politica governativa) o il Parlamento (politica parlamentare), ma riguarda ciascuno di noi italiani, come cittadini, nella vita famigliare, con il partner, i figli, i parenti, gli amici, in cerchi di appartenenza sempre più ampli, sino ad arrivare al Popolo Comunità. Il Popolo Comunità è la Comunità di cittadini liberi che ha scelto di vivere su un territorio, dotato di confini, territorio sul quale esercita la sua sovranità.
Questa è la visione costituzionale.
Visione diametralmente opposta a quella neoliberista, che si fonda su valori contrari a quelli costituzionali: distruzione dei confini nazionali, libera circolazione di capitali, merci, servizi e persone. La sovranità in tal caso passa dai cittadini ai mercati apolidi e alle multinazionali, cioè passa ai peggiori nemici del Popolo Italiano e di tutti i Popoli del mondo.