Dalla PNL classica ad Unialeph, passando per Aleph
Che cos’è la PNL?
La PNL , Programmazione Neurolinguistica, è nata in California, negli anni ’70, ad opera di due ricercatori: Richard Bandler, matematico, e John Grinder, linguista.
Essi, su invito di Gregory Bateson, modellarono, attraverso la microanalisi di numerose sedute filmate, i comportamenti di terapeuti e comunicatori di eccezionale efficacia, come Milton Erickson, Virginia Satir, Fritz Perls.
In tal modo individuarono una serie di schemi fondamentali, utilizzando i quali riuscirono a ripetere gli eccezionali risultati terapeutici di Milton Erickson, prima del tutto inspiegabili. Da qui nasce il titolo del primo libro di Bandler e Grinder: “La struttura della magia”, che costituisce una vera rivoluzione in questo settore.
In tal modo individuarono una serie di schemi fondamentali, utilizzando i quali riuscirono a ripetere gli eccezionali risultati terapeutici di Milton Erickson, prima del tutto inspiegabili. Da qui nasce il titolo del primo libro di Bandler e Grinder: “La struttura della magia”, che costituisce una vera rivoluzione in questo settore.
La PNL si origina come sintesi e sistematizzazione di queste scoperte.
La sfida della PNL, pragmatica e democratica, è quella di rendere disponibili, anche a livello di base, le capacità comunicative in passato riservate agli specialisti più preparati.
A quarant’anni dalla sua nascita, la PNL è oggi in continua espansione: ricercatori e trainer in ogni parte del mondo stanno sviluppando le scoperte e le intuizioni originarie di Bandler e Grinder.
Tra i più noti, Robert Dilts, Tad James, Steve Andreas, Anthony Robbins. Diversi tra loro, sono accomunati dal livello di eccellenza nei risultati, e dalla fedeltà ai principi etici della PNL, riassumibili nel termine: ecologia, ovvero soddisfazione di tutte le parti implicate, ricerca del bene comune.
Il tradimento della PNL
La particolare efficacia della PNL, però, era destinata ad attrarre non poche persone prive di scrupoli, spinte dalla ricerca di soldi e successo esteriore. Sono così nati molti corsi dove si possono ottenere i titoli di practitioner, master e trainer, in pochi giorni o in poche settimane, basta pagare.
La PNL è stata usata non più per contribuire alla soluzione dei problemi umani e dell’ecosistema, ma per gonfiare l’Ego e favorire interessi personali. L’etica in gran parte è andata perduta, ed è stato tradito l’intento originario dei suoi padri ispiratori: in primo luogo Milton Erickson e Gregory Bateson.
Il rinnovamento: dalla PNL classica alla PNL umanistica
Il nome della PNL è stato infangato. L’originale interesse per le sue scoperte, che, utilizzate seriamente, avrebbero potuto migliorare l’efficacia di molti professionisti e la vita di tante persone, si è trasformato in diffidenza e pregiudizio.
A questo stato di cose, trainer e scuole di PNL hanno cercato di reagire. Ricordo anni fa le discussioni all’interno di PNL Meta di Milano, che hanno contribuito a definire dei criteri poi assunti dalla SIPNL (Società Italiana di PNL), e diffusi attraverso la rivista Strategie. Criteri che prevedevano la durata dei corsi, i contenuti necessari, la qualità dei docenti ecc., per ottenere la riconoscibilità degli istituti di formazione.
Aleph PNL Umanistica
Seguendo questa linea di rinnovamento, insieme a Carolina, nel 1998 abbiamo fondato Aleph PNL Umanistica.
Aleph è la prima lettera dell’alfabeto ebraico: essa è il simbolo che indica il principio di unità. In un racconto di Borges, Aleph è definito come il punto del mondo da dove si possono vedere tutti gli altri punti.
Umanistica è la visione etica, intesa come etica al servizio dell’uomo, di tutti gli uomini, in contrapposizione all’etica autoritaria, al servizio dell’autorità stessa che la propone e impone.
L’ostacolo più grande da superare, però, non è lo sviluppo di abilità e capacità. Il mondo è ricco di persone piene di talento.
No. Il vero ostacolo, lo abbiamo capito meglio lungo il percorso, è tenere fuori della porta un’ospite indesiderato: l’ego. Finché i suoi inquinanti (ricerca del potere, arroganza, mancanza di integrità, mancanza di trasparenza, litigiosità, permalosità ecc.) spadroneggiano al nostro interno, i risultati che si possono ottenere sono parziali e temporanei.
Quante volte noi stessi, per primi, ci siamo illusi di aver creato, all’interno della nostra associazione, un contesto libero da queste influenze!
La via, quando si affrontano questi temi, è davvero tutta in salita. Come in montagna. Man mano che si sale, cresce la bellezza.
E insieme alla bellezza cresce la difficoltà e cresce il pericolo di ritrovarsi precipitosamente a valle.
Diventa sempre più chiaro, così, che il lavoro fondamentale da compiere non riguarda gli altri, ma il proprio mondo interiore.
Per questo l’orgoglio, l’idea di aver raggiunto una posizione sicura, immune dall’attacco dei virus, è il principale ostacolo al cammino evolutivo.
In questo viaggio abbiamo ricevuto molti aiuti, da libri, amici, maestri, discipline, tradizioni sapienziali, altre scuole di formazione (psicosintesi, corenergetica, costellazioni, Landmark ecc.).
Ci siamo resi conto che i problemi delle persone hanno le loro radici non solo nella storia famigliare, come normalmente insegna la psicologia, ma in qualcosa di molto più ampio e pervasivo: il campo culturale entro cui siamo immersi. Campo che ci induce ad assumere presupposti o premesse epistemologiche in contrasto con le esigenze della natura relazionale e spirituale dell’uomo. Più che nella psicologia contemporanea, è nelle antiche tradizioni sapienziali e nelle filosofie non duali che abbiamo trovato le risposte che cercavamo.
La struttura che connette
La mia passione è la ricerca. E la mia passione come ricercatore, è creare dei ponti, vedere i collegamenti tra i territori che vado esplorando. L’idea mi è venuta da Boris Porena, che considero il mio maestro: cercare le validazioni crociate. Se due ricercatori, in settori diversi, con background differente, giungono a sostenere cose simili, ci deve essere del vero in ciò che dicono.
La PNL contiene nel suo DNA questo principio: la ricerca della struttura comune al di sotto delle diverse apparenze. La “struttura che connette”, la chiamava Gregory Bateson.
In questi anni, attraverso i corsi, gli scritti, e recentemente i video, insieme a Carolina e ad altri compagni di viaggio, ho cercato di integrare la PNL con altri approcci, altre visioni, altre discipline. La PNL che oggi insegniamo ha mantenuto il suo nucleo originario. Ma è cambiata la cornice, si è modificato lo stile di conduzione, e in definitiva si è trasformato, o forse solo meglio delineato, l’obiettivo:
la crescita spirituale nostra e delle presone che seguono il nostro percorso
Per salvare noi stessi e contribuire a salvare il meraviglioso pianeta che ci ospita.
Per questo è nato il progetto Unialeph…
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1 Comments
Interessante e stimolante! A qualsiasi eta’ si puo’ e si deve continuare a crescere! Durante la vita ci si dedica prevalentemente al proprio lavoro. Paragonando la vita ad un periodo scolastico, non basta dedicarsi allo studio di una sola “materia” per accedere all’anno successivo. Credo quindi che la vita, offra ad ognuno di noi l’opportunita’ di aprirsi a sempre maggiore comprensione, non limitandosi alla sola esperienza del lavoro di ogni giorno. Anche la PNL quindi, puo’ essere un’arricchimento culturale e spirituale di grande valore, da affrontare con UniAleph.