Falsi intellettuali e false autorità
Con questo articolo, giungiamo al quinto appuntamento di sei dedicati a “L’essenza degli ‘insegnamenti di Gesù’, compresa attraverso la fede e l’esperienza personale“. Un percorso introspettivo tra fede e amore cristico e universale.
La prossima settimana, ripercorreremo in una sintesi i pensieri che Mauro ci sta proponendo, estrapolando dal percorso in sei puntate un filo conduttore, una sintesi che ci aiuti a realizzare una comprensione ancora più chiara di questo ragionare attorno alla figura di Gesù.
Gli insegnamenti di Gesù sono stati travisati,
resi difficili, complicati e incomprensibili,
perché tramandati da adulti
che non erano diventati come bambini.
Certi adulti non devono diventare come bambini,
perché tali sono rimasti.
Don Antonio ed io abbiamo la fortuna
di essere rimasti come bambini e come tali abbiamo mantenuto la capacità di guardare il mondo in modo semplice,
E di spiegare in modo semplice quello che abbiamo capito.
Né lui né io siamo degli “intellettuali”.
La maggior parte di intellettuali ha enorme difficoltà
a spiegarsi in modo semplice:
hanno sviluppato l’intelletto,
ma non l’amore.
Separato dall’amore, l’intelletto si fa inutilmente complicato e astruso.
Il linguaggio spesso si fa incomprensibile.
Gli intellettuali spesso non si comprendono neppure tra di loro.
Se noi amiamo gli altri, come ci ha indicato Gesù,
allora acquisiamo l’abitudine di essere sempre più semplici e chiari,
per farci capire da tutti.
Amare non è un dovere, è un piacere,
per chi lo dà e per chi lo riceve.
Gli “intellettuali” non provano questo piacere,
perciò compensano questa carenza, di piacere e di amore,
con la ricerca del potere dominio sugli altri.
Coloro che ad essi si affidano,
comprendono assai poco ciò che essi dicono.
Pertanto continuano a dipendere da loro,
considerandoli esseri superiori,
sviluppando un senso di inferiorità nei loro confronti.
Questo tipo di intellettuali sono delle vere disgrazie per l’umanità.
Essi non sono vere autorità, non si pongono al servizio degli altri,
non li aiutano a sviluppare le loro capacità e conoscenze,
ma cercano di asservirli ai loro interessi.
Gesù era una vera autorità, un vero maestro,
colui che più di tutti si è posto al servizio dell’umanità,
ricambiato alla fine con la crocifissione.
A condannarlo sono stati i sacerdoti del sinedrio,
le false autorità di allora.
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