
Il colpo di Stato
la progressiva disattuazione Costituzionale.
Tratteggiamo adesso le linee essenziali del processo storico che ha via via eroso la legalità Costituzionale.
Legalità gravemente violata da tutte le più importanti istituzioni della Repubblica. Esse, aderendo al modello neoliberista, hanno tradito la Costituzione.
Il tradimento è particolarmente grave perché ad esso hanno concorso anche gli organi “Super Partes”, o organi di garanzia – Presidente della Repubblica, Corte Costituzionale e Magistratura – dotati di tutti i poteri giuridici idonei ad evitarlo. In tal caso il sistema della legalità costituzionale non è più in grado di autoripararsi.
Ci troviamo di fronte a un vero e proprio colpo di Stato .
L’Italia non è più governata da istituzioni che, direttamente o indirettamente, promanano dal Popolo sovrano. La sovranità del Popolo sul suo territorio, prevista in Costituzione, all’art. 1, è stata sostituita dalla sovranità dei mercati, ovvero dal potere sovrano delle istituzioni economico-finanziare transnazionali.
È esattamente come se l’Italia fosse occupata da truppe straniere, come all’epoca della dittatura nazi-fascista. Non ha senso chiedere a tale governo di fare gli interessi dei cittadini, perché il suo compito è esattamente il contrario: sfruttare il Popolo Italiano, sottrargli tutte le risorse, impoverirlo sempre di più, distruggere le sue industrie, distruggere tutte le infrastrutture, cancellare i diritti costituzionali, sottometterlo a una dittatura sempre più feroce, crudele e spietata, come è stata quella nazista.
Con la differenza che l’assoluta maggioranza del Popolo, “formattato” dalla propaganda mainstream, non è più in grado di capire la reale situazione catastrofica in cui versa, e ingenuamente crede di vivere in un Paese, sia pure in difficoltà, ma ancora libero e democratico. Mentre della democrazia è rimasta solo la maschera esteriore.
Quindi continua a subire e a sperare in un cambiamento che non avverrà mai.
Il Popolo, secondo la Costituzione, dovrebbe insorgere, come è accaduto durante il nazi-fascismo. Ha il dovere di resistere, difendersi e combattere contro le truppe di occupazione.
L’art. 52 recita: “La difesa della patria è sacro dovere di ogni cittadino”.
Oggi applicare questo articolo è un’impresa estremamente difficile. In primo luogo perché soltanto una minima parte del Popolo è consapevole della situazione. Inoltre, anche la parte consapevole lo è solo per grandi linee.
Appena si scende nei dettagli, nei vari aspetti del problema da affrontare, le persone si dividono in mille rivoli di opinioni diverse. Ciò che manca è, come al solito, una visione comune che funga da base per unire le forze.
Lo si è visto chiaramente nelle elezioni del 2022: i piccoli partiti antisistema furono incapaci di unirsi in un unico soggetto politico, non riuscendo quindi a convogliare il dissenso verso un’unica meta condivisa. Meta che può essere solo il pieno ripristino della legalità costituzionale.