Lezioni di politica | Come affrontare il tema dell’immigrazione (e altri temi importanti)
Mauro Scardovelli e Marco Mori si confrontano su alcuni fra i più importanti temi dell’attualità, sulle ultime novità e sui possibili progetti futuri.
1. Novità di UniAleph – Sardine – MES
Ci sono alcune buone notizie!
Recentemente Mauro è stato invitato a Montecitorio il 17 febbraio per il progetto “Parole Guerriere”, progetto iniziato due anni fa con Marco Guzzi. L’organizzatore dell’evento apprezza moltissimo Vox, e quest’anno vuole chiamare come interlocutori alcuni partiti extraparlamentari. Questa può essere un’importante occasione per far sentire molto chiaramente la voce di Vox Italia e presentare i progetti futuri. Come consulente per il progetto, Mauro farà inoltre presente alcune cose importanti, come ad esempio che non è affatto il caso di chiamare le Sardine…
Marco Mori spiega perché il suddetto movimento sta avendo così tanto successo e visibilità sui media mainstream.
2. Impatto negativo delle Sardine
Completando il discorso aperto nel video precedente, Marco descrive le motivazioni per le quali il manifesto delle Sardine è davvero preoccupante.
3. Liberiamo l’Italia – Cosa succede all’interno di Vox?
Mauro è stato invitato da Moreno Pasquinelli, dirigente del movimento Liberiamo l’Italia, a partecipare alla loro riunione di Roma il 20 dicembre. Anche Liberiamo l’Italia segue e apprezza il lavoro che UniAleph e Vox Italia stanno portando avanti in questo periodo. Tuttavia alcuni sono preoccupati dai recenti movimenti accaduti all’interno del partito. In particolare le dimissioni di Francesco Amodeo e di Cosimo Massaro.
La questione è molto semplice: Vox Italia è un partito con obiettivi ben precisi. Non sono ammesse posizioni ambigue o intermedie: o stai da una parte o stai dall’altra.
4. L’importanza dei video divulgativi
Francesco Toscano, Presidente di Vox Italia, ha scritto un libro dal titolo “Dittatura finanziaria”. Dalle sue parole si capisce che conosce molto bene l’origine dell’Unione Europea, il neoliberismo, i rapporti tra l’austerity, il liberismo e il nazismo. Il punto che si vuole mettere a fuoco è che oggi non sarà mai un libro a cambiare l’opinione delle persone. Ci vogliono dei video fatti molto bene, in un linguaggio comprensibile a livello popolare. Inoltre non possiamo illuderci che le nostre idee siano accettate da tutti. Chi ha aderito al modello neoliberista, e ne è fermamente convinto, per il momento non cambierà di certo idea. Possiamo però rivolgerci a coloro che sono confuse, alla ricerca di una linea guida.
5. Marco Guzzi e Marco Ferrini come sponsor di Vox Italia
La norma più innovativa della Costituzione italiana è l’articolo 3, dove si parla del pieno sviluppo della persona umana. Cosa significa questa espressione? Significa il passaggio dall’Io hobbesiano-cartesiano egoista e antisociale, all’Io socievole, comunitario: l’Io delle grandi Tradizioni sapienziali. Ciò significa che, secondo i Padri Costituenti, per realizzare una Democrazia occorre in primo luogo che le persone cambino dentro.
Per questo motivo UniAleph ha pensato che sponsor di Vox potessero essere – oltre a Diego Fusaro, eccellente filosofo, e lo stesso Mauro Scardovelli– Marco Guzzi e Marco Ferrini, esponenti di levatura eccelsa nell’ambito del lavoro personale e spirituale.
6. Il punto più alto dell’evoluzione italiana
La Costituzione repubblicana, quella primigenia del 1948, è senza alcun dubbio il punto più alto dell’evoluzione sociale della storia umana. È il risultato di un lavoro compiuto dopo un periodo di enorme sofferenza, e rappresenta un punto di equilibrio tra valori contrapposti. Al centro mette la dignità dell’essere umano, riconoscendone quei diritti naturali che sono antecedenti alla Costituzione ed esistenti da sempre. L’eguaglianza riconosciuta ai cittadini dall’articolo 3 non è solo formale, ma anche sostanziale: il compito principale della Repubblica è di rimuovere quegli ostacoli che impediscono effettivamente l’applicazione del principio di eguaglianza.
E questo può essere realizzato soltanto attraverso l’applicazione dei principi contenuti nella cosiddetta Costituzione economica (articoli 35-47), la quale fissa i punti dai quali non si può prescindere, pena la ricaduta nel sistema economico che portò ai due conflitti mondiali.
7. Il compito di Vox
Molto spesso sulla rete, e talvolta anche su canali come Byoblu, capita di imbattersi in video divulgativi che però non sono effettivamente rivolti al Popolo, cioè non sono comprensibili da qualsiasi cittadino italiano. Questi video, per essere compresi, richiedono già una notevole competenza e preparazione. Uno dei compiti di Vox Italia, che fa parte del Progetto di formazione, è quello di selezionare i migliori tra questi video e tradurli in un linguaggio accessibile a tutti facendo delle sintesi.
8. Visione olistica vs Idiotismo specialistico
La visione dello Yoga indicata da Marco Ferrini nel suo libro “Divinità, Umanità e Natura”, è una visione olistica vera. Olismo significa analizzare ogni problema da molti punti di vista, tenendo in considerazione la presenza di molte variabili e la loro interrelazione e interdipendenza reciproche. Il contrario è la visione neoliberista, che analizza i problemi da un punto di vista ristretto e micro disciplinare. Questo porta ad una mostruosa frammentazione del sapere dove ognuno è molto competente, ma in un settore piccolissimo della realtà. La frammentazione del sapere non è altro che l’espressione, nell’ambito della conoscenza, di una patologia mentale che si chiama ossessività.
L’ossessivo fa proprio questo: si concentra su un dettaglio e vuole trovarne l’imperfezione impiegando tutto il suo tempo e perdendo la visione d’insieme. Questo modo di procedere si definisce anche idiotismo specialistico.
9. Bhagavad Gita, Sutra e Costituzione – i Lavori Preparatori
La Bhagavad Gita, Testo Sacro dell’induismo, è composta da sutra, cioè piccoli frammenti. Sutra, letteralmente, significa “filo”, “corda”, anche se viene solitamente tradotto con “aforisma”. Quest’ultimo vocabolo tuttavia, esprime solo in parte il significato di sutra. Un aforisma, infatti, vive di per sé, con una sua autonomia e una sua logica completa. Un sutra, estrapolato dal suo contesto, è invece facilmente travisabile, in quanto vive collegato a quel che precede e a quel che lo segue.
Allo stesso modo, se noi prendiamo un qualunque punto della Costituzione, per poterlo capire dobbiamo aver letto e compreso molto bene quello che viene prima e quello che viene dopo. Per poter comprendere appieno la nostra Costituzione abbiamo bisogno di Maestri, di veri esperti i quali conoscano in profondità non solo la lettera della Costituzione stessa, ma anche lo spirito dei Padri costituenti che emerge dai Lavori Preparatori.
10. Come affrontare il tema dell’immigrazione
Il tema dell’immigrazione è molto delicato da un punto di vista politico. Questo perché è molto facile cadere nei tranelli che gli interlocutori in cattiva fede, fautori del pensiero neoliberista, possono tenderti. Il concetto che questi ultimi vogliono far passare è quello per cui qualsiasi sovranista sia anche razzista.
Dobbiamo chiederci: qual è il vero scopo dell’immigrazione di massa a cui assistiamo ormai da diversi anni? È quello di far arrivare in Europa masse di disperati disposti a lavorare in condizioni disumane e con stipendi molto bassi, da mettere in competizione con i disoccupati interni in modo da abbassare i salari.
Nessun discorso serio sull’immigrazione può essere affrontato se non si mette in discussione l’emancipazione dell’Africa e cioè la liberazione dell’Africa dal giogo dello sfruttamento delle multinazionali. Inoltre, bisogna rilevare come l’integrazione dei migranti non è compatibile con le politiche di austerità. È evidente infatti come l’integrazione culturale e di vita possa avvenire solo laddove ci sia benessere, non dove c’è povertà.
L’unico modo per poter risolvere il problema dell’immigrazione è ricorrendo alla giustizia riparativa. I paesi europei devono riconoscere che quella che è considerata la “civilissima Europa”, è in realtà una dittatura finanziaria che non ha avuto nessuno scrupolo a sfruttare l’Africa portandogli via le risorse. Dopodiché è necessario riparare alle ingiustizie commesse, con un concreto progetto di emancipazione dell’Africa attraverso un piano industriale da trasferire lì. Noi possiamo aiutare con il settore pubblico l’Africa, pagando le nostre imprese che portano tecnologia, formazione e lavoro nel loro continente. Glielo dobbiamo dopo il trattamento che gli abbiamo riservato…