Stati di coscienza
- Posted by Mauro Scardovelli
- Categorie IL BLOG, La coscienza
- Date 15 Giugno 2024
Per parlare di stati di coscienza, prendiamo le mosse da un ‘immagine che ci è ormai famigliare: l’ovoide di Assagioli, con i suoi tre livelli dell’ inconscio: inferiore, medio e superiore.
Noi non risediamo stabilmente in nessuno di questi livelli, ma, a seconda dei momenti, ci spostiamo lungo l’asse verticale: dalle subpersonalità all’io, quando ci disidentifichiamo dalle nostre pulsioni più primitive: e dall’ io al sé, quando ci disidentifichiamo dagli attaccamenti e dalle avversioni che solitamente caratterizzano la nostra esperienza quotidiana (siamo contenti quando raggiungiamo un risultato, o se qualcuno ci apprezza; diventiamo arrabbiati o tristi se qualcuno non soddisfa una nostra aspettativa o ci critica).
Al movimento verso l’alto, segue ciclicamente un movimento verso il basso, a seconda delle circostanze.
Bene, i tre livelli dell’ovoide di Assagioli corrispondono a tre stati di coscienza, caratterizzati da intenzíoni, atteggiamenti di fondo, filtri percettivi diversi. Cambiare stato di coscienza è un po’ come sostituire le lenti attraverso cui percepiamo la realtà. Cambia il modo di osservare, ascoltare, sentire. Cambiano quindi le rappresentazioni che ci facciamo. Il mondo che abitiamo è molto diverso a seconda del livello in cui ci sintonizziamo.
Nel livello più basso, esso appare come un campo di battaglia, dove domina la legge della giungla.
Nel livello intermedio, si accede ad un mondo ove domina il commercio e lo scambio, dove ognuno guarda al proprio interesse particolare, e cerca di massimizzarlo, senza necessariamente nuocere agli altri, ma senza neppure curarsene più di tanto.
Solo nel terzo livello la visione si trasforma in modo radicale: si scopre che il netto confine che ci separava dal mondo è illusorio; si comincia a percepire che non esistono soggetti e oggetti fissi ed isolati gli uni dagli altri; che il nostro stesso io, in cui ci identificavamo, è in verità assai fluido, permeabile e mobile; e che non solo siamo in relazione, ma siamo interconnessi con le altre persone, gli animali e le altre forme di vita a un livello molto profondo.
Giurista, psicoterapeuta, musicoterapeuta, fondatore di Aleph.
Dal 2006 si occupa a tempo pieno di formazione, incontri terapeutici, supervisione, ricerca.