
Un prontuario
Ovvero, brevi istruzioni per il pieno sviluppo della “persona umana” e dello “spirito comunitario”
Prima di passare alla lettura dell’articolo, proponiamo una sintesi dei 12 passi (un percorso di studio) che ci hanno condotto a questo punto, sapendo che il filo conduttore di tutti gli scritti è la necessità di una rinascita interiore e comunitaria, basata sulla comunicazione empatica, la trasformazione dell’Io individualista in Io Cristico e il ripristino della legalità costituzionale tradita. Il punto di partenza è il “pieno sviluppo della persona umana”, previsto dalla Costituzione italiana (art. 3, comma 2), attuabile solo attraverso la formazione di cittadini consapevoli, empatici e capaci di vero dialogo.
La crisi attuale è vista come conseguenza del pensiero neoliberista, egoico, competitivo e divisivo, che ha progressivamente eroso la democrazia costituzionale, sostituendo la sovranità popolare con quella dei mercati e delle élite finanziarie globali. Per contrastare questa deriva, si propone un percorso terapeutico e spirituale che porti alla formazione di comunità evolute – Comunità Cristiche – in cui il pensiero e la scienza siano guidati da amore, verità e creatività spirituale.
La costruzione di queste comunità passa dalla purificazione dell’intelletto e dall’ascolto profondo, riscoprendo la comunicazione come strumento di comprensione e coesione. Solo una comunità interiore solida può dar vita a un gruppo realmente coeso, capace di guidare il cambiamento sociale e politico, come un moderno “governo ombra” costituzionale e spirituale.
Il percorso è difficile, ma possibile: si tratta di sostituire il “Pensiero Problema” con il “Pensiero Soluzione”, radicato negli insegnamenti del Cristo. Il fine ultimo è la liberazione del Popolo, il recupero della sovranità, e la piena attuazione della Costituzione, riconosciuta come testo sacro e via di emancipazione integrale.
L’azione politica e culturale nasce quindi da un lavoro interiore collettivo, capace di generare una nuova civiltà fondata su verità, amore e giustizia. (n.d.r.).
[…] Per concludere il presente testo, aggiungiamo un paragrafo che può fornire, anche a chi non ci conosce, una prima idea del lavoro che dobbiamo compiere tutti per cominciare fin da ora ad attuare la Costituzione.
Il «pieno sviluppo della persona umana» previsto, nell’art. 3, comma 2, come premessa della democrazia Costituzionale, impone una formazione dei cittadini diretta a sviluppare quelle competenze o capacità che rendono possibile la vera democrazia.
Quindi un modo di governare il Paese che prevede, a tutti i livelli, elevate capacità di ascolto, risonanza, empatia, comprensione profonda dell’interlocutore.
Qualità che sono indispensabili al dialogo democratico, naturalmente proteso verso la convergenza delle diverse visioni, opinioni, idee, posizioni ideologiche.
Qualità indispensabili per la composizione dei diversi interessi, in modo da superare l’ordinaria conflittualità degli umani.
Conflittualità interna che si riflette nella conflittualità esterna, e viceversa.
Abbiamo più volte connesso la capacità di accordarsi all’evoluzione dello stato di coscienza degli interlocutori.
In questo paragrafo, ci concentreremo su un livello più basso di analisi, riguardante alcuni specifici comportamenti, facilmente acquisibili, che costituiscono i presupposti base del dialogo produttivo. Dialogo che costituisce l’essenza stessa del metodo democratico.
Presupposto del dialogo, come detto, è l’ascolto empatico, risonante, profondo, assai raro tra gli umani. Concentriamoci qui su semplici istruzioni comportamentali che, se correttamente applicate, in breve tempo sono in grado di far emergere almeno in parte tali qualità.
Immaginiamo la situazione più semplice, l’interazione tra due persone, A e B:
- prima di aprire bocca, A attende che B sia attento, silenzioso, interessato
- mentre parla, A osserva B per essere sicuro che mantenga l’attenzione e l’interesse
- A parla in modo chiaro, semplice, essenziale, in modo da facilitare al massimo l’ascolto, la comprensione e la memorizzazione del suo messaggio:
- scegliendo con cura le cose da dire, come contenuti: non troppi e non troppo difficili
- scegliendo con cura le modalità musicali o non verbali dell’eloquio:
- tempo non troppo veloce, né troppo lento
- variazioni nel tempo ritmo
- variazioni nell’intensità
- variazioni nel tono della voce
- pause in numero sufficiente e di diversa durata
- il tutto calibrando cenni e altri aspetti non verbali di B, per continuare a sintonizzarsi con l’interlocutore
- quando A ha terminato, B lascia trascorrere una pausa sufficiente, prima di iniziare a rispondere, per armonizzarsi musicalmente con il precedente intervento
- quando inizia a parlare, B per prima cosa ripete in modo sintetico i contenuti espressi da A, per assicurarsi di averli compresi e memorizzati in modo esaustivo
- ottenuto l’assenso di A, B procede esponendo i propri contenuti in risposta a quelli di A, rispettando tutte le modalità sopra indicate
Seguendo questi principi, l’interazione raggiunge il suo scopo:
B comprende A, e A comprende B. La comunicazione funziona.
Purtroppo il modo comune con il quale gli umani oggi conversano non rispetta quasi mai i principi di cui sopra. Accade così che il loro parlare non soddisfi il bisogno vitale per i quale il linguaggio è apparso durante l’evoluzione: comprendersi reciprocamente per accordarsi e in tal modo formare una comunità.
Il che significa che la comunicazione umana è un malato terminale, così come lo è il pensiero e lo sono le comunità. Morta la comunicazione siamo morti tutti noi.
Sottolineo questo stato di cose per motivare chi legge a riappropriarsi da subito del principale strumento con il quale condurre la rivoluzione Costituzionale e Spirituale: la comunicazione empatica.
In sintesi:
- retto pensiero
- retta parola
- retta azione nel mondo.
A seguire, la serie degli articoli che ci hanno condotto a questo testo conclusivo.
- Comunità e tecnologie di evoluzione della coscienza
- La svolta, impegno totale nella ricerca terapeutica e costruzione di una vera comunità.
- Il colpo di Stato, la progressiva disattuazione Costituzionale.
- La “rimozione”, La storia di quando venne persa l’occasione di promuovere il “pieno sviluppo della persona umana” (art 3, comma 2).
- Le parole della Costituzione Italiana
- Vera Scienza e Creatività spirituale
- Coscienza Cristica e vera Scienza, radicata nella visione spirituale
- Il Pensiero problema
- Comunità interiore e gruppo comunità
- Siamo potenzialmente divini
- Verità e comunità
Tag:Ascolto, Comunicazione, Comunità, Costituzione, Dialogo, Empatia