Verità e Felicità
Vero è ciò che ci rende più Felici. In altri termini: la Felicità va cercata nella Verità. O, trasformando l’ordine delle parole: ciò che ci rende Infelici, non è Vero.
Quest’affermazione contiene una gran bella notizia. Una notizia che sconfessa una lunga tradizione filosofica e popolare, poco incoraggiante, che associa invece la ricerca della Verità alla sofferenza.
C’è un principio riconosciuto valido in tutte le tradizioni spirituali più importanti: la Via è la Meta. Il che significa che la felicità va ricercata nel qui e ora, ovvero nell’unica realtà davvero esistente. Inutile pensarla come una meta futura alla quale ispirarsi. No, o è adesso, o non è. Quindi ogni passo verso la Verità è anche un passo verso la Felicità. Non esiste Verità autentica che si accompagni alla sofferenza.
Eppure la via del “sacrificio”, sacrificare il presente per il futuro, è quella più seguita dagli umani. Seguiamo la via del sacrificio perché siamo abituati così. Crediamo che sia così. Per aspera ad astra, ci hanno insegnato. Ci hanno anche insegnato che la vita è difficile.
Quante volte ci lasciamo andare a pensieri che generano infelicità? La generano solo perché li riteniamo veri. Veri nel senso di esatti. Ma qui non stiamo parlando della verità esteriore, percepibile dai sensi. Qui siamo interessati alla verità interiore, soggettiva, determinata dalla maniera in cui pensiamo. Lo stesso evento che produce tristezza, visto in altro modo, può generare sollievo.
Dal nuovo libro di Mauro “Verso un Nuovo Rinascimento”